Cultura Crea 2.0 è il Bando Invitalia rivolto alle MPMI operanti nei settori dell’industria culturale e creativa e ai soggetti del terzo settore che vogliono sviluppare o estendere la propria attività nelle regioni Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia.
A ciascun settore è stato dedicato un Titolo specifico, dalle differenti agevolazioni, spese ammissibili e requisiti. Analizziamoli nel dettaglio.
Cultura Crea 2.0: come funziona il Titolo II per le nuove imprese dell’industria culturale
Requisiti
Possono richiedere il Titolo II di Cultura Crea 2.0 tutte le imprese:
- Costituite da non oltre 36 mesi dalla data di presentazione della domanda
- Regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese
- Nel pieno e libero esercizio dei propri diritti
- In regola con il pagamento dei contributi
- Abilitate a ricevere aiuti “de minimis”
- In regola con le disposizioni edilizie ed urbanistiche, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente
Il Titolo II di Cultura Crea 2.0 è accessibile anche alle persone fisiche che intendono aprire una nuova attività.
Programmi ammissibili
Sono ammessi alle agevolazione del Titolo II di Cultura Crea 2.0 tutti i progetti:
- Di importo non superiore a 400mila euro
- Realizzati in Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia
- Che prevedono l’introduzione di innovazioni di processo, di prodotto o servizio nelle aree economia della conoscenza, economia della conservazione, economia della fruizione, economia della gestione
I programmi devono essere avviati solo dopo la presentazione della domanda per Cultura Crea 2.0 e realizzati entro 18 mesi dalla firma del contratto di finanziamento con Invitalia.
Spese ammissibili
Le spese ammissibili al Titolo II di Cultura Crea 2.0 riguardano:
- Impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili (questi ultimi se strettamente necessari)
- Programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, certificazioni, know how e conoscenze tecniche anche non brevettate, purché correlate al programma di investimento da realizzare
- Opere murarie, nel limite del 20% o 10%, a seconda del programma di investimenti e delle spese ammesse
- Spese di capitale circolante, nel limite del 50%
Le spese devono essere sostenute dal soggetto beneficiario e solo dopo la data di presentazione della domanda per il Titolo II di Cultura Crea 2.0.
Agevolazioni
Le agevolazioni si compongono di un finanziamento a tasso zero e un contributo a fondo perduto, che insieme non possono superare l’80% delle spese ammesse; il 90% nel caso di imprese costituite da donne, giovani o in possesso del rating di legalità.
Il finanziamento a tasso zero può essere di massimo il 40% della spesa ammessa (45% nei casi speciali sopra specificati); il contributo a fondo perduto può essere di massimo il 40% della spesa ammessa (45% nei casi speciali sopra specificati).
Cultura Crea 2.0: come funziona il Titolo III per le imprese dell’industria culturale e turistica
Requisiti
Possono richiedere il Titolo III di Cultura Crea 2.0 tutte le imprese:
- Costituite da non oltre 36 mesi dalla data di presentazione della domanda
- Regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese
- Nel pieno e libero esercizio dei propri diritti
- In regola con il pagamento dei contributi
- Abilitate a ricevere aiuti “de minimis”
- In regola con le disposizioni edilizie ed urbanistiche, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente
Programmi ammissibili
Sono ammessi alle agevolazione del Titolo III di Cultura Crea 2.0 tutti i progetti:
- Di importo non superiore a 500mila euro
- Realizzati in Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia
- Riguardanti le aree di fruizione turistica e culturale degli ambiti territoriali, promozione e comunicazione per la valorizzazione delle risorse culturali, di recupero e valorizzazione di produzioni locali di beni e servizi
I programmi devono essere avviati solo dopo la presentazione della domanda per Cultura Crea 2.0 e realizzati entro 18 mesi dalla firma del contratto di finanziamento con Invitalia.
Spese ammissibili
Le spese ammissibili al Titolo III di Cultura Crea 2.0 riguardano:
- Materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti
- Utenze relative alla sede oggetto del programma di investimento
- Canoni di locazione
- Prestazione di servizi
- Perizia tecnica e polizza assicurativa
- Apertura del conto corrente dedicato e/o vincolato al programma di investimento
- Costo del lavoro dipendente assunto a tempo indeterminato
- Impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili (questi ultimi se strettamente necessari)
- Programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, certificazioni, know how e conoscenze tecniche anche non brevettate, purché correlate al programma di investimento da realizzare
- Opere murarie, nel limite del 20% o 10%, a seconda del programma di investimenti e delle spese ammesse
Agevolazioni
Le agevolazioni si compongono di un finanziamento a tasso zero e un contributo a fondo perduto, che insieme non possono superare l’80% delle spese ammesse; il 90% nel caso di imprese costituite da donne, giovani o in possesso del rating di legalità.
Il finanziamento a tasso zero può essere di massimo il 60% della spesa ammessa (65% nei casi speciali sopra specificati); il contributo a fondo perduto può essere di massimo il 20% della spesa ammessa (25% nei casi speciali sopra specificati).
Cultura Crea 2.0: come funziona il Titolo IV per le imprese del terzo settore nell’industria culturale
Requisiti
Possono presentare domanda di ammissione alle agevolazioni al Titolo IV di Cultura Crea 2.0 le associazioni del terzo settore:
- Iscritte al registro delle Organizzazioni di volontariato regionali
- Iscritte al registro delle Associazioni di promozione sociale nazionale e regionali
- Iscritte all’anagrafe delle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale
- Iscritte al Registro delle Imprese
- Nel pieno e libero esercizio dei propri diritti
- Abilitate a ricevere aiuti “de minimis”
- In regola con le disposizioni edilizie ed urbanistiche, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente
Programmi ammissibili
Sono ammessi alle agevolazione del Titolo IV di Cultura Crea 2.0 tutti i progetti:
- Di importo non superiore a 400mila euro
- Realizzati in Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia
- Riguardanti le aree collegate alla gestione degli attrattori e delle risorse culturali del territorio, fruizione degli attrattori e delle risorse culturali del territorio, animazione e partecipazione culturale
I programmi devono essere avviati solo dopo la presentazione della domanda per Cultura Crea 2.0 e realizzati entro 18 mesi dalla firma del contratto di finanziamento con Invitalia.
Spese ammissibili
Le spese ammissibili al Titolo IV di Cultura Crea 2.0 riguardano:
- Impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili (questi ultimi se strettamente necessari)
- Programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, certificazioni, know how e conoscenze tecniche anche non brevettate, purché correlate al programma di investimento da realizzare
- Opere murarie, nel limite del 20% o 10%, a seconda del programma di investimenti e delle spese ammesse
- Spese di capitale circolante, nel limite del 50%
- Materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti
- Utenze relative alla sede oggetto del programma di investimento
- Canoni di locazione
- Prestazione di servizi
- Apertura del conto corrente dedicato e/o vincolato al programma di investimento
- Costo del lavoro dipendente assunto a tempo indeterminato
Agevolazioni
Ai soggetti del terzo settore è concesso un fondo perduto fino all’80% delle spese ammissibili, elevabile al 90% nel caso in cui a richiedere il contributo sia un’impresa costituita da donne, giovani o in possesso del rating di legalità.
Presentare domanda per il Bando Cultura Crea 2.0
La domanda per il Bando Cultura Crea 2.0 – qualunque sia il Titolo d’interesse – va presentata esclusivamente per via telematica sul Sito di Invitalia, dalle h. 12.00 del 26 Aprile 2021.
Necessario è registrarsi al servizio online, disporre di firma digitale e indirizzo PEC.
Le domande verranno valutate in base all’ordine cronologico di arrivo e saranno accolte fino ad esaurimento dei fondi messi a disposizione per il progetto.