“Crescita e investimenti” è titolata la corposa terza sezione della Bozza Legge di Bilancio 2022, dedicata alle misure per lo sviluppo e il sostegno alle imprese. All’interno, le disposizioni su crediti d’imposta, fondi di garanzia e bonus, molti dei quali fruibili anche dalle famiglie.
Bozza legge di bilancio 2022: agevolazioni e bonus per le imprese
Proprio in questi giorni, la Bozza della Legge di Bilancio 2022 è approdata al Senato per l’esame parlamentare. Ci si attende ancora delle modifiche al testo, ma nel frattempo facciamo un elenco delle principali novità che riguardano crescita e sviluppo delle PMI.
Superbonus 110%, Bonus facciate, Bonus mobili e Bonus Verde
La Bozza della Legge di bilancio 2022 contiene la proroga del Superbonus 110%, che però vede variare nel tempo la sua interessante aliquota. Gli interventi eseguiti da condomini e persone fisiche saranno infatti detraibili:
- Al 110% per spese sostenute entro il 31 Dicembre 2023
- Al 70% per spese sostenute nel 2024
- Al 65% per spese sostenute nel 2025
Prorogati anche il Bonus Verde fino al 2024 e il Bonus facciate solo per il 2022 con un’aliquota che passa dal 90% al 60%; rimodulato il Bonus mobili ed elettrodomestici, che mantiene l’aliquota del 50%, ma su un importo massimo di 5.000 euro anziché 16.000 euro.
Beni strumentali Nuova Sabatini
Nessuna modifica ai benefici della misura Beni Strumentali Nuova Sabatini: la Legge di Bilancio 2022 stabilisce un’integrazione di 180 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026, lasciando intatta la possibilità per le MPMI di continuare ad investire in beni strumentali nuovi, software e tecnologie digitali. Tuttavia, si discute la possibilità di annullare la novità introdotta a Luglio, che prevedeva l’erogazione del contributo in un’unica soluzione anche per finanziamenti di importo superiore a 200.000 euro.
Piano transizione 4.0
Aliquote del Piano Transizione 4.0 gradualmente ridotte:
- Beni strumentali materiali 4.0, dal 2023 al 2025:
- Credito d’imposta del 20% per investimenti entro 2,5 milioni di euro
- Credito d’imposta del 10% per investimenti oltre 2,5 milioni di euro ed entro 10 milioni di euro
- Credito d’imposta del 5% per investimenti oltre 10 milioni di euro ed entro 20 milioni di euro
- Beni strumentali immateriali 4.0:
- Fino al 2023: credito d’imposta del 20% per investimenti entro il limite annuo di 1 milione di euro
- Per il 2024: credito d’imposta del 15% per investimenti entro il limite annuo di 1 milione di euro
- Per il 2025: credito d’imposta del 10% per investimenti entro il limite annuo di 1 milione di euro
- Ricerca e Sviluppo:
- Fino al 2023: credito d’imposta del 20% nel limite annuo di 4 milioni di euro
- Dal 2023 al 2031: credito d’imposta del 10% nel limite annuo di 5 milioni di euro
- Innovazione tecnologica:
- Fino al 2023: credito d’imposta del 10% nel limite annuo di 2 milioni di euro
- Dal 2024 al 2025: credito d’imposta del 5% nel limite annuo di 2 milioni di euro
- Green e digitale:
- Nel 2023: credito d’imposta del 10% nel limite annuo di 4 milioni di euro
- Dal 2024 al 2025: credito d’imposta del 5% nel limite annuo di 4 milioni di euro
- Design e innovazione estetica:
- Fino al 2023: credito d’imposta del 10% nel limite annuo di 2 milioni di euro
- Dal 2024 al 2025: credito d’imposta del 5% nel limite annuo di 2 milioni di euro
- Formazione 4.0: STOP al credito d’imposta dal 2023
Per tutte le informazioni riguardanti le aliquote degli anni 2021 e 2022, si rimanda al nostro articolo “Piano Transizione 4.0: cos’è e come funziona”.
Fondo 394 SIMEST e fondo perduto
Già beneficiario di 1,2 miliardi di euro derivanti dal PNRR, il Fondo 394 Simest finisce in Bozza di Legge di Bilancio 2022 e vede:
- Un incremento del fondo destinato ai finanziamenti pari a 1,5 miliardi di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026
- Un incremento del fondo destinato al contributo a fondo perduto pari a 150 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026
Fondo di garanzia per le PMI
In ultimo, la Legge di Bilancio 2022 definisce nuove linee guida per quanto riguarda l’accesso al fondo di garanzia per le PMI: dal 1° Gennaio 2022, per i piccoli prestiti fino a 30.000 euro, la garanzia sarà dell’80% anziché del 90%. Inoltre, dal 1° Aprile 2022, la garanzia sarà ottenibile solo pagando una commissione.
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