“Sono un modello d’impresa da promuovere e sostenere”: con questa frase il Ministro Giorgetti mette a disposizione 10 milioni di euro per la costituzione o la trasformazione delle imprese in società benefit. Ecco quali sono i vantaggi fiscali e come ottenerli.
Cosa sono le società benefit
Introdotte in Italia nel 2016, per definizione le società benefit sono:
Società che nell’esercizio di un’attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse.
Non si tratta dunque di un’evoluzione delle società non profit, bensì di società che oltre allo scopo di lucro perseguono un obiettivo sociale o ecologico.
Società benefit: vantaggi fiscali
Nel decreto attuativo da 10 milioni di euro firmato dal Ministro Giorgetti sono contenuti i principali vantaggi fiscali delle società benefit, ovvero:
- Credito d’imposta del 50%: concesso in regime de minimis (ovvero, nel limite di 200.000 euro di aiuti ricevuti nell’arco dell’ultimo triennio) e utilizzabile in compensazione dei redditi per le spese sostenute fino al 31 Dicembre 2021 nel limite massimo di 10.000 euro
- Contributo a sostegno delle attività promozionali, di cui si attendono indicazioni
Più nello specifico, per ogni società benefit sono agevolabili:
- Spese di costituzione o trasformazione in società benefit
- Assistenza professionale e alla consulenza
- Spese notarili
- Spese di iscrizione al Registro delle Imprese
Le agevolazioni saranno concesse nel limite dei fondi a disposizione:
- 7 milioni di euro per le spese sostenute
- 3 milioni di euro per le attività di promozione
Come diventare società benefit
Dunque, per costituire o diventare impresa benefit è necessario che l’attività produca effetti positivi (oppure riduca gli effetti negativi) nelle categorie:
- Ambiente: in termini di utilizzo di risorse, energia, materie prime, processi produttivi, logisti e di distribuzione, uso, consumo e fine di vita.
- Governo d’impresa: in riferimento alla trasparenza delle politiche e delle pratiche adottate per il raggiungimento del beneficio comune.
- Lavoratori: in termini di relazioni con i dipendenti, retribuzioni, benefit, opportunità di crescita personale e formazione, qualità dell’ambiente di lavoro, comunicazione interna, flessibilità e sicurezza del lavoro.
- Altri portatori d’interesse: in riferimento alle relazioni con fornitori, territorio, comunità locali in cui l’azienda opera, azioni di volontariato, donazioni, attività culturali e sociali, azioni di supporto e sviluppo locale.
Mentre, a livello formale costituire una società benefit significa:
- Per le nuove imprese: costituirsi come società benefit presso un notaio, oppure senza notaio nel caso di srls
- Per le imprese già esistenti: effettuare la modifica dello statuto e aggiungere nell’oggetto sociale che la società è una società benefit (SB)