Con la Legge di bilancio 2022, tornano sotto la lente d’ingrandimento le attuali disposizioni del Regime forfettario: le proposte dell’Italia all’UE sono numerose, ma conferme e novità mantengono l’equilibrio. Ecco, dunque, cosa resta e cosa cambia per il Regime forfettario 2022.
Regime forfettario 2022: fattura elettronica obbligatoria
Non più un vociferare, ma una conferma di cui si attende solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale: con il Regime forfettario 2022, diventa obbligatoria la fattura elettronica. Tuttavia, la disposizione non è ancora in atto, perciò, tutti i contribuenti potranno continuare a emettere fatture cartacee fino allo Stop definitivo (atteso per Marzo).
Che fine fa il Regime premiale con la fatturazione elettronica obbligatoria
I forfettari che sceglievano di dismettere le fatture cartacee ed emettere solo fatture in formato elettronico potevano aderire al Regime premiale che permetteva (e ancora permette) la riduzione da 5 a 4 anni delle notifiche degli atti di accertamento.
Com’è ovvio, con l’obbligo di fatturazione elettronica del Regime forfettario 2022, il beneficio perderà la sua efficacia. I contribuenti forfettari potranno però accedere al Regime premiale “ordinario”, che prevede la riduzione dei tempi di notifica degli atti di accertamento da 5 a 3 anni, a condizione che i pagamenti in entrata e in uscita delle operazioni di importo superiore a 500 euro siano effettuati con mezzi tracciabili (assegno, carta di credito, bonifico).
Regime forfettario 2022: oltre 65.000 euro cosa succede?
Resta fermo il limite di fatturato a 65.000 euro: anche il Regime forfettario 2022 prevede l’ingresso nel Regime ordinario al superamento della soglia limite.
Conseguenza del passaggio al Regime ordinario è l’introduzione dell’IVA in fattura a partire dall’anno di contribuzione successivo a quello in corso. Tuttavia, un fatturato inferiore a 65.000 euro nel nuovo anno, consentirebbe al contribuente di tornare in Regime forfettario nell’anno ancora seguente.
Aliquote del Regime forfettario 2022
Confermate anche le aliquote già esistenti: il Regime forfettario 2022 mantiene la contribuzione:
- Al 5% per le nuove Partite Iva
- Al 15% per le Partite Iva in attività dai 5 anni in su
[Nota Bene] I 5 anni di contribuzione ridotta non vengono conteggiati dall’anno di apertura della Partita Iva, bensì dalla data di emissione della prima fattura.
Regime forfettario 2022: ammessi ed esclusi
Per il nuovo anno, restano invariati anche i requisiti di ammissione. Dunque, hanno accesso al Regime forfettario 2022 coloro che:
- Non superano il limite di fatturato annuo di 65.000 euro
- Non superano il limite annuo di 20.000 euro lordi per le spese di lavoro accessorio, lavoro dipendente e compensi a collaboratori, anche a progetto
Inoltre, restano esclusi dal Regime forfettario 2022 coloro che:
- Emettono fatture prevalentemente nei confronti di un datore di lavoro dal quale percepiscono redditi da lavoro dipendente
- Hanno un’attività soggetta a Regime speciale ai fini Iva
- Non sono residenti in Italia (o altro Stato membro dell’Unione Europea)
- Partecipano a società di persone, associazioni, imprese familiari, società a responsabilità limitata, associazioni in partecipazione, ed hanno un controllo di fatto o di diritto (maggioranza di voti esercitabili in assemblea)
Riepilogo vantaggi del Regime forfettario 2022
Tolta la possibilità di emettere fatture in formato cartaceo, possiamo sintetizzare come segue i vantaggi del Regime forfettario 2022:
- Esonero ai fini IVA
- Esonero dall’applicazione IVA sulle fatture
- Nessun obbligo di registrazione fatture emesse, corrispettivi e acquisti
- Esonero dal versamento dell’imposta
- Agevolazioni ai fini delle imposte sui redditi
- Nessun obbligo di registrazione e tenuta delle scritture contabili
- Esclusione dall’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale
- Esonero dall’applicazione dell’Irap, Irpef, addizionale regionale e addizionale comunale
- Imposta sostitutiva sul reddito al 15% (5% per i primi 5 anni di attività)
- Riduzione del 35% sui contributi INPS per i contribuenti forfettari che svolgono attività d’impresa (es. artigiani e commercianti)
- Accesso al Regime premiale “ordinario” per la riduzione dei tempi di notifica degli accertamenti da 5 a 3 anni