Novità nell’ambito del lavoro autonomo occasionale: da Gennaio 2022, vige l’obbligo di comunicazione preventiva di inizio collaborazione. Ma non per tutti.
Definizione di lavoro autonomo occasionale
L’articolo 2222 del Codice Civile definisce il lavoro autonomo occasionale come:
Un’attività professionale in cui una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un’opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente.
Questo significa che, sotto l’aspetto esecutivo, lo svolgimento dell’opera o servizio da parte del lavoratore autonomo occasionale assume le stesse caratteristiche dello svolgimento d’opera o servizio da parte del lavoratore autonomo con Partita Iva.
Lavoro autonomo occasionale: come funziona
Per capire come funziona, occorre distinguere il lavoro autonomo occasionale dalla prestazione occasionale:
- La prestazione occasionale, a seconda dei casi, viene attivata mediante Libretto Famiglia o Servizio Telematico INPS, prevede limiti di settore e limiti di compenso (variabile da 2.500 euro a 6.666 euro all’anno).
- Il lavoro autonomo occasionale viene retribuito mediante ritenuta d’acconto, non prevede limiti di prestazioni eseguibili né di compensi, determina obbligo d’iscrizione alla Gestione Separata superato un certo compenso.
Per approfondire e riassumere, il lavoro autonomo occasionale si distingue per il suo carattere:
- Episodico: l’attività deve essere svolta saltuariamente se non vi è l’intenzione di aprire Partita IVA.
- Indipendente: tra committente e lavoratore autonomo occasionale non deve esserci rapporto di subordinazione od organizzazione.
- Remunerato: il lavoratore autonomo occasionale riceve la fattura dal committente, al quale rilascerà una ricevuta di pagamento riportante l’importo lordo percepito, la ritenuta d’acconto del 20% a cui la prestazione è soggetta (30% nel caso di residenza all’estero) e l’importo netto percepito.
Come anticipato, il lavoro autonomo occasionale non prevede limiti di compensi, ma, superati i 5.000 euro lordi, il lavoratore autonomo occasionale dovrà iscriversi alla Gestione Separata INPS e pagare i contributi previdenziali per la parte eccedente tale somma. I compensi fino a 5.000 euro non sono soggetti al prelievo previdenziale.
Tempistiche per la comunicazione del lavoro autonomo occasionale
L’obbligo di comunicazione di lavoro occasionale è argomento caldo degli ultimi mesi: si è ritenuto necessario aggiornare la normativa per contrastare l’uso improprio e talvolta elusivo di questa forma contrattuale.
Dunque, si è definito obbligatorio per il committente segnalare l’avvio della collaborazione all’Ispettorato del lavoro del territorio competente prima che questa abbia inizio. In caso di inadempienza, sono previste sanzioni da un minimo di 500 euro a un massimo di 2.500 euro.
La comunicazione di lavoro occasionale può essere effettuata:
- Tramite PEC, agli indirizzi e-mail indicati nel comunicato ufficiale
- Tramite SMS
Lavoro autonomo occasionale: comunicazione preventiva obbligatoria, ma per chi?
Come tutte le novità, anche la comunicazione preventiva obbligatoria di lavoro autonomo occasionale ha destato non poca confusione. Pertanto, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pensato bene di fare chiarezza su chi deve trasmettere la comunicazione e chi no.
Dalle FAQ della nota del 27 Gennaio 2022, si rileva che sono esonerati dall’obbligo di comunicazione preventiva di lavoro autonomo occasionale:
- Gli Enti del Terzo Settore che svolgono esclusivamente attività non commerciale
- Le aziende di vendita diretta e a domicilio per la figura dell’incaricato alle vendite occasionale
- Le prestazioni rese da procacciatori d’affari
- Le prestazioni di natura intellettuale svolte dai lavoratori autonomi
- Le prestazioni intermediate da piattaforme digitali
- Le prestazioni rese dai lavoratori dello spettacolo
- Le attività di lavoro autonomo occasionale prestate da professionisti alle fondazioni ITS
- Le prestazioni di lavoro autonomo prestate nei confronti di ASD e SSD
- Le attività di lavoro autonomo occasionale prestate nei confronti di studi professionali non organizzati in forma d’impresa
In estrema sintesi, sono soggette ad obbligo di comunicazione preventiva obbligatoria solo le prestazioni d’opera o di servizi che non hanno carattere intellettuale.