Il d-day si avvicina ed è bene farsi trovare pronti. Vediamo dunque chi deve pagare i contributi previdenziali della gestione separata INPS e come determinare la quota dovuta attraverso l’applicazione dell’aliquota contributiva.
Cos’è la gestione separata INPS
La gestione separata è un fondo pensionistico istituito dall’INPS nel 1996, nel quale confluiscono i contributi previdenziali obbligatori dei lavoratori rimasti esclusi da altre forme di previdenza sociale.
Chi ha l’obbligo di iscrizione alla gestione separata INPS
Nello specifico, hanno l’obbligo di iscrizione alla gestione separata INPS:
- Liberi professionisti privi di cassa (es. social media manager, copywriter, fisioterapisti, ecc.)
- Lavoratori parasubordinati
- Lavoratori a progetto
- Lavoratori che svolgono attività di collaborazione coordinata e continuativa
- Venditori autonomi porta a porta
- Lavoratori autonomi occasionali che hanno ricevuto compensi per un importo superiore a 5.000 euro
- Percettori di borse di studio per dottorati di ricerca
- Associati in partecipazione
- Amministratori locali e spedizionieri doganali
Gestione separata INPS: aliquote 2021
Per gli iscritti alla gestione separata INPS, le aliquote 2021 (ovvero le percentuali che determinano i contributi da versare) sono:
-
Collaboratori e figure assimilate:
- 34,23% per soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali è prevista la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL
- 33,72% per soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali non è prevista la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL
- 24% per i soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria
-
Professionisti:
- 25,98% per soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche
- 24% per soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria
Le aliquote 2021 per gli iscritti alla gestione separata INPS si applicano nel massimale di reddito di 103.055 euro. Per l’accredito dell’intero anno contributivo è previsto un versamento minimo, variabile in base al caso.
Gestione separata INPS: aliquote 2022
Per gli iscritti alla gestione separata INPS, le aliquote 2022 sono:
-
Collaboratori e figure assimilate:
- 35,03% per soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali è prevista la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL
- 33,72% per soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali non è prevista la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL
- 24% per i soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria
-
Professionisti:
- 26,23% per soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche
- 24% per soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria
Le aliquote 2022 per gli iscritti alla gestione separata INPS si applicano nel massimale di reddito di 105.014 euro. Per l’accredito dell’intero anno contributivo è previsto un versamento minimo, variabile in base al caso.
Gestione separata INPS: esempio di calcolo dei contributi
Facciamo un esempio di calcolo dei contributi nella gestione separata INPS:
Nel 2022 un libero professionista iscritto in via esclusiva alla gestione separata e in regime forfettario deve pagare i contributi previdenziali del 2021, anno in cui ha ottenuto un fatturato di 10.000 euro.
Al fatturato andrà sottratto il coefficiente di redditività corrispondente al suo codice ATECO, che nel nostro esempio sarà del 78% e ci restituirà un imponibile di 7.800 euro (10.000 x 78 : 100).
Sappiamo poi che per il 2021 l’aliquota contributiva per i soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche è del 25,98%; perciò, per conoscere il totale dei contributi previdenziali da pagare per il 2021 la formuletta è: 7.800 x 25,98 : 100, ovvero 2.026,44 euro.
Ma non è finita qui. L’INPS chiederà al libero professionista di versare due acconti sui contributi previdenziali dell’anno in corso (il 2022), ciascuno del 40% e calcolato sul totale dei contributi dovuti per il 2021.
La formuletta in questo caso sarà: (2.026,44 x 40 : 100) x 2, ovvero 1.621,16 euro di contributi da saldare in relazione al 2022 (somma composta da due acconti da 810,58 euro ciascuno).
La somma di tutti gli importi restituirà al libero professionista la spesa totale da sostenere nel 2022, ovvero 3.647,60 euro.
Importante da sapere: i contribuenti in regime semplificato, non avendo un coefficiente di redditività a cui fare riferimento, effettueranno il calcolo dei contributi da pagare sull’utile d’esercizio, ottenuto sottraendo le spese sostenute al fatturato conseguito.
Quando si pagano i contributi della gestione separata
Il totale dei contributi della gestione separata da versare in relazione all’anno 2021 è definito “saldo”; saldo e primo acconto vanno pagati insieme e possono essere dilazionati in 6 rate mensili (con supplemento degli interessi), erogate a partire dal 16 giugno e fino al 16 novembre di ogni anno (salvo proroghe).
Il secondo acconto va invece versato entro il 30 novembre di ogni anno.
Lo strumento da utilizzare per il pagamento dei contributi della gestione separata è il modello F24.
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