Grazie agli incentivi economici provenienti dallo Stato e dall’Unione Europea, tutte le imprese presenti sul territorio italiano possono avviare il processo di digitalizzazione supportate dalle abilità di una figura professionale esperta: l’Innovation Manager. Vediamo chi è e cosa fa nello specifico.
Cosa leggerai:
- Chi è l’Innovation Manager
- Innovation Manager: certificazione MiSE e requisiti
- Cosa fa un Innovation Manager
Chi è l’Innovation Manager
Partiamo da qui: chi è l’Innovation Manager?
L’Innovation Manager – in italiano, il Responsabile dell’Innovazione – è un professionista che ha il compito di indirizzare alla digitalizzazione sia le startup sia le aziende già consolidate.
Per diventare Innovation Manager bisogna essere iscritti all’apposito Albo degli Innovation Manager istituito dal MiSE, che certifica e riconosce il possesso delle competenze specialistiche necessarie e fondamentali per guidare le MPMI nei processi di trasformazione tecnologica.
Innovation Manager: certificazione MiSE e requisiti
Per ottenere la certificazione MiSE di Innovation Manager bisogna raggiungere un minimo di 60/100 punti, che vengono assegnati secondo specifici requisiti legati a:
- percorso di laurea (discipline scientifiche o non);
- ambito di specializzazione post-laurea, master di II livello o dottorato di ricerca;
- iscrizione attiva a un albo professionale o elenco;
- possesso di certificazione professionale in settori gestionali, ICT, ecc.;
- possesso di certificazioni IELTS, TRINITY, TOEFL, ecc. di livello minimo B1;
- possesso di attestazione di qualità e di qualificazione professionale rilasciata da un’associazione iscritta al MiSE composta da Manager che svolgono consulenza organizzativa, gestionale e sull’innovazione;
- anni di esperienza professionale complessiva con incarichi manageriali in materia di innovazione o ambiti diversi;
- anni di esperienza professionale specifica sulle tecnologie 4.0.
Cosa fa un Innovation Manager
Ma, nello specifico, cosa fa un Innovation Manager?
Un Innovation Manager si occupa di:
- migliorare i processi interni aziendali attraverso la digitalizzazione;
- attuare un cambiamento culturale e definire la traiettoria per avviare un nuovo modo di fare impresa, più tecnologico e avanzato;
- analizzare lo stato aziendale e i KPI (Key Performance Indicator) fondamentali per misurare il raggiungimento degli obiettivi aziendali insieme al Manager aziendale;
- indirizzare l’azienda verso nuovi metodi di formazione del personale;
- definire e applicare le metodologie più efficaci per il corretto sviluppo dei progetti;
- indirizzare all’introduzione di nuove tecnologie a supporto dei processi di sviluppo aziendale;
- definire quale sia il modello di business più appropriato per la specifica impresa;
- affiancare le start-up innovative nel percorso di avviamento e di crescita;
- indirizzare le aziende alla quotazione, all’ottenimento di fondi di Venture Capital e alla Startup Exit;
- pianificazione e controllo di gestione (ovvero l’analisi della contabilità, dei documenti e dell’andamento economico-finanziario dell’azienda necessaria per definire obiettivi misurabili e raggiungibili con il minimo sforzo).
Ma non è tutto qui, perché, a seconda dei casi, un Innovation Manager può anche rivestire il ruolo di:
- Risk Manager e definire la migliore politica di gestione dei rischi;
- Innovation Manager Hub e supportare le aziende nelle relazioni con altre aziende, istituzioni e atenei;
- Responsabile R&S e coordinare le attività di ricerca e sviluppo per il conseguimento dell’innovazione di processi, prodotti e servizi.
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Contattaci. Nel rispetto del regolamento per la formazione dell’elenco Innovation Manager, il Dott. Marco Sponziello, fondatore dello Studio Sponziello, è iscritto all’Albo Innovation Manager con certificazione MiSE attiva n. 496, pertanto abilitato all’esercizio della professione e riconosciuto come specialista esperto e competente in materia di innovazione.