Tra le varie tipologie di startup innovative, si inserisce quella delle startup innovative a vocazione sociale (SIAVS).
Per avviarne una è necessario rispettare i requisiti previsti per aprire una startup innovativa tradizionale e operare in specifici settori. Vediamo quali sono e con quali agevolazioni.
Startup innovative a vocazione sociale: cosa sono
Le startup innovative a vocazione sociale (SIAVS) sono imprese che sviluppano prodotti o servizi ad alto contenuto tecnologico in specifici settori di valore sociale, quali per legge:
- assistenza sociale;
- assistenza sanitaria;
- educazione, istruzione e formazione;
- tutela dell’ambiente e dell’ecosistema;
- valorizzazione del patrimonio culturale;
- turismo sociale;
- formazione universitaria e post-universitaria;
- ricerca ed erogazione di servizi culturali;
- formazione extra-scolastica, finalizzata alla prevenzione della dispersione scolastica e al successo scolastico e formativo;
- servizi strumentali alle imprese sociali, offerti da enti composti da più del 70% da organizzazioni che esercitano un’impresa sociale.
Startup innovative a vocazione sociale (SIAVS): come acquisire la qualifica
Nella guida per startup innovative a vocazione sociale, il MISE spiega che, a causa del settore in cui operano, alcune aziende potrebbero faticare a far emergere la loro caratteristica di impresa a vocazione sociale.
La guida porta l’esempio di Pedius, startup innovativa che opera nel settore energetico, di fatto escluso dai settori in cui la legge richiede di operare per acquisire la qualifica di SIAVS.
Pedius, però, commercializza un’app che permette alle persone affette da sordità di effettuare delle normali telefonate, migliorando così la qualità della loro vita e rispettando perfettamente il requisito richiesto di assistenza sanitaria.
Come si risolve questo conflitto?
Con un’autocertificazione (per definizione, “documento di descrizione di impatto sociale”) in cui il legale rappresentante della startup innovativa a vocazione sociale:
- dichiara di operare in via esclusiva in uno o più dei settori richiesti dalla legge;
- indica qual è o quali sono i settori in cui opera o intende operare;
- dichiara di realizzare un beneficio di interesse generale;
- riporta evidenza dell’impatto sociale prodotto (nel caso di nuova costituzione, una relazione di impatto sociale atteso).
Agevolazioni fiscali per le startup innovative a vocazione sociale
Investire nelle startup innovative a vocazione sociale (SIAVS) può risultare meno attraente, perché il ritorno sull’investimento è inferiore rispetto a quello di una tradizionale startup innovativa.
Dunque, per evitare che l’avviamento e la crescita di questo tipo di imprese sia penalizzato, il MISE ha incrementato l’entità dei vantaggi fiscali per chi vi investe.
Restano intatti i vantaggi previsti per le tradizionali startup innovative, ovvero:
- esenzione dal pagamento delle imposte di bollo e dei diritti camerali;
- accesso facilitato al fondo di garanzia;
- possibilità di remunerare attraverso la partecipazione di capitali.
Ma le agevolazioni fiscali passano:
- dal 19% al 25% per le persone fisiche che investono in startup innovative a vocazione sociale (SIAVS);
- dal 20% al 27% per le persone giuridiche che investono in startup innovative a vocazione sociale (SIAVS).
Startup innovativa a vocazione sociale e società benefit
Le startup innovative a vocazione sociale (SIAVS) hanno come obiettivo quello di commercializzare prodotti o servizi ad alto contenuto tecnologico e, operando nei settori di assistenza, formazione e ricerca, apportano, di fatto, un beneficio alla comunità, rispettando così anche il requisito fondamentale richiesto dalla legge per rientrare in quelle che si definiscono società benefit (SB).
Dunque, le startup innovative a vocazione sociale (SIAVS) possono anche diventare società benefit, ma è consigliabile chiedere a uno studio specializzato in startup innovative se sia il caso di farlo oppure no, in quanto le incombenze burocratiche sono al momento superiori alle (saltuarie) agevolazioni previste per le società benefit.
Costituzione startup innovativa a vocazione sociale (SIAVS)
Per quanto riguarda la costituzione di una startup innovativa a vocazione sociale, non è necessario iscrivere l’impresa al registro delle imprese sociali, ma è obbligatorio:
- costituire la startup;
- registrare la startup al registro delle imprese;
- iscrivere la startup nella sezione speciale delle startup innovative;
- redigere il documento di descrizione di impatto sociale atteso.
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