Stanziati 800.000 euro dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy a favore di imprese che, per la fornitura verso le pubbliche amministrazioni, adoperano prodotti provenienti dal commercio equo e solidale.
L’agevolazione è concessa a sportello e consiste in una copertura fino al 15% del maggior costo sostenuto per l’acquisto di prodotti derivanti dal commercio equo e solidale.
La soglia massima erogata è di 10.000 per ciascun richiedente.
Tutte le imprese che avranno vinto gare di appalto con amministrazioni pubbliche potranno richiedere tale sostegno attraverso l’istanza sulla piattaforma Invitalia dalle ore 12:00 del 4 alle ore 12:00 dell’11 settembre 2023.
A chi si rivolge
Questo incentivo è destinato ad imprese che hanno ottenuto un appalto presso la pubblica amministrazione inserendo nei capitolati di gara la fornitura di prodotti derivanti dal commercio equo e solidale.
Tali imprese al momento dell’istanza dovranno rispettare i seguenti requisiti:
- aver ottemperato agli adempimenti fiscali;
- aver vinto una gara di appalto inserendo nei capitolati di gare prodotti derivanti dal commercio equo e solidale;
- avere libero e pieno esercizio dei propri diritti;
- avere regolare iscrizione INPS o INAIL con versamenti regolari per i contributi dovuti dimostrabili attraverso il DURC (documento unico di regolarità contributiva);
- essere in attività;
- non aver pendenze nei confronti del Ministero per eventuali revoche di agevolazioni concesse in precedenza;
- rispettare le condizioni, riportate nell’ articolo 2, comma 18 del regolamento n. 651/2014, riguardo le situazioni di difficoltà;
- rispettare le disposizioni vigenti riguardo urbanistica e edilizia, prevenzione, lavoro, infortuni e salvaguardia dell’ambiente;
- risultare iscritte e attive nel Registro delle imprese e risultare regolarmente costituite;
Non possono invece usufruire di questa misura le imprese che:
- abbiano in passato ricevuto sanzione interdittiva secondo quanto previsto dall’ articolo 9, comma 2, lettera d, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e s.m.i;
- i cui amministratori o legali rappresentanti abbiano ricevuto condanne per i reati che costituiscono motivo di esclusione dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione (normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, forniture e servizi vigente alla data di inoltro dell’istanza)
- che abbiano usufruito in passato di agevolazioni non rimborsando o che abbiano depositato fondi ritenuti illegali o incompatibili dalla Commissione Europea ai sensi del D.P.C.M. 23 maggio 2007 (“Impegno Deggendorf”).
Spese ammissibili
Le spese relative ai prodotti del commercio equo e solidale considerate ammissibili sono esclusivamente quelle relative a:
- materie prime
- materiali di consumo
- semilavorati
I costi di tali beni vengono determinati dagli importi inseriti in fattura.
Nella fattura elettronica devono essere elencate dettagliatamente le voci di costo: il costo unitario del bene, le spese di imballo e trasporto, l’importo di eventuali dazi doganali.
Come funziona
Per l’erogazione di tali fondi è prevista una procedura valutativa a sportello (D. Lgs. n 123/1998).
Le modalità e i termini di presentazione delle istanze sono stabiliti dal decreto direttoriale n. 518 del 31 luglio 2023.
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