Il contratto di prestazione occasionale consente di instaurare rapporti di lavoro senza ricorrere all’apertura della Partita Iva, ma solo se si rispettano alcune condizioni e alcuni limiti. Vediamo, dunque, come funziona, chi può attivarlo e come.
Prestazione occasionale: come funziona
Il contratto di prestazione occasionale consente a imprese e privati di instaurare un rapporto lavorativo saltuario con modalità semplificate. Può essere attivato mediante libretto famiglia o servizio telematico INPS, entro il limite lavorativo di 4 ore consecutive al giorno, per un minimo retributivo di 12,37 euro lordi ad ora e per un minimo di 36 euro a prestazione.
Per il suo carattere episodico, la prestazione occasionale è spesso confusa con il lavoro autonomo occasionale, diverso per il metodo retributivo e per l’assenza di limiti nell’esecuzione e nella retribuzione delle prestazioni.
Chi può attivare una prestazione occasionale e chi no
Con alcune eccezioni, la prestazione occasionale può essere attivata da:
- Privati: tramite l’uso del libretto famiglia per retribuire le piccole prestazioni professionali del quotidiano (es. badanti, babysitters, giardinieri, ecc.)
- Aziende: tramite il servizio telematico INPS, con la comunicazione dei dati del prestatore, il compenso, il luogo e la durata dell’attività svolta.
Mentre, la prestazione occasionale non può essere attivata nei settori:
- Edilizia e affini
- Attività di escavazione o lavorazione di materiale lapideo
- Imprese del settore miniere
- Cave e torbiere
- Esecuzione di appalti
Per quanto concerne il settore dell’agricoltura, la prestazione occasionale può essere attivata solo per studenti fino a 25 anni, disoccupati e percettori di prestazioni di sostegno al reddito.
Prestazione occasionale 2022: limiti da rispettare
Attivare un contratto di prestazione occasionale vuol dire dover rispettare alcuni limiti di retribuzione. Nell’anno civile, ovvero dall’1 Gennaio al 31 Dicembre, è consentito:
- All’utilizzatore, cioè al datore di lavoro, di attivare prestazioni occasionali per un totale di 5.000 euro, con riferimento alla totalità dei prestatori.
- Al prestatore, cioè al lavoratore, di ricevere compensi per:
- 5.000 euro per la totalità delle prestazioni occasionali svolte per diversi datori di lavoro
- 6.666 euro anziché 5.000 euro nel caso in cui si rientri nello status di studente fino a 25 anni, disoccupato o percettore di prestazioni di sostegno al reddito
- 2.500 euro per le prestazioni occasionali svolte in favore dello stesso datore di lavoro
Prestazione occasionale 2022: cosa succede e quanto paga l’utilizzatore superati i 5.000 euro
Come detto, un datore di lavoro può attivare contratti di prestazione occasionale per 5.000 euro LORDI di compensi elargiti. Superato il limite, il rapporto di prestazione occasionale si trasforma automaticamente in rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato. Questa regola è valida anche nel caso in cui la prestazione occasionale superi il limite di durata di 280 ore all’anno.
Come attivare la prestazione occasionale 2022
Per capire come attivare una prestazione occasionale nel 2022, occorre distinguere tra libretto famiglia e contratto:
- Il libretto famiglia, a disposizione dei privati per la retribuzione dei piccoli impieghi domestici, contiene dei titoli di pagamento da 10 euro lordi ciascuno ed è acquistabile tramite la piattaforma INPS.
- Il contratto di prestazione occasionale, a disposizione di imprese e professionisti, si attiva tramite il portale dei pagamenti. La procedura richiede la comunicazione almeno 1 ora prima dell’inizio dell’attività dei dati del prestatore e del compenso pattuito. Il luogo e la durata delle attività commissionate potranno invece essere comunicate entro il giorno 3 del mese successivo allo svolgimento dell’incarico.
Per i datori di lavoro che non rispettano le regole, sono previste sanzioni amministrative pecuniarie variabili da 500 euro a 2.500 euro per ogni prestazione occasionale giornaliera per cui risulti accertata la violazione.